I dilemmi (attuali) di Aldo Moro.

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In un frangente drammatico come quello attuale, caratterizzato dall’emergere di soggetti politici formalmente democratici ma sostanzialmente autoritari come il Movimento 5 stelle, varrebbe la pena di riflettere sulla necessità – improcrastinabile – di individuare una risposta adeguata, a livello istituzionale e costituzionale, alla crescente richiesta di partecipazione diretta alla vita democratica del Paese da parte di masse sempre piu’ estese di cittadini, spesso prive della capacita’ di sintesi e della “visione d’insieme” che dovrebbero informare, sempre, la politica intesa come momento supremo di composizione delle molteplici istanze della societa’ civile.

All’uopo, consiglio – in particolare agli elettori ed ai parlamentari del Movimento 5 stelle che dovessero imbattersi nel blog – di soffermarsi sugli attualissimi interrogativi a suo tempo sollevati da Aldo Moro:

“Come conciliare l’estrema mobilità delle trasformazioni sociali con la continuità delle strutture rappresentative?”

“Come integrare nello Stato masse sempre più estese di cittadini senza cedere a seduzioni autoritarie?”

“Come crescere senza morire?”